Abbonda a Torino il mistero - " Da Rol alla Grande Madre" Parte 1
Lo dice in una canzone anche Ligabue, abbonda a Torino il mistero. La città che si dice fondata dagli egizi, che custodirebbe il Graal, della sacra sindone, del passaggio di Nostradamus, del sensitivo Gustavo Rol, la capitale ai tempi dei Savoia, uno dei vertici del trangolo della magia nera con Londra e San Francisco, uno dei vertici del triangolo della magia bianca con Praga e Lione, delle grotte alchemiche ecc... Come vedete ce ne sarebbe per perdersi e non ritrovare il filo del discorso, ma proviamo ad andare con ordine. Se volete fare un tour nella città sabauda il nostro consiglio come al solito è quello di non fare tour organizzati, ma di gustarvi da soli e con calma tutte le tappe che riuscirete a concedervi. Potrete prendere spunto dal nostro tour, partito comodamente dalla stazione di Porta Nuova, dalla quale, uscendo, si può scorgere in lontananza palazzo Reale.
Spostandoci
sulla destra andando verso il Po in via Silvio Pellico troviamo subito la casa di Gustavo
Rol, sensitivo che in molti credono fosse dotato di eccezionali
poteri paranormali, che per i suoi detrattori erano invece meri
trucchi illusori. Di lui sappiamo che era una persona di cultura, con
più di una laurea in campo giuridico, economico e medico, pittore,
amante della musica, suonava il piano e il violino, e nella sua
abitazione era un via vai continuo di personaggi influenti del XX
secolo impazienti di poter usufruire dei suoi servigi. Fra le sue
doti paranormali gli veniva riconosciuta la chiaroveggenza, la
telepatia, la telecinesi, e addirittura il guaritore, la levitazione
e i viaggi nel tempo! Chissà cosa sarebbe successo se avesse
partecipato alla sfida di James Randi, che offriva un milione di
dollari a qualunque persona dimostrasse, sotto controllo, un
qualsiasi potere paranormale. La somma non è mai stata ritirata.
Tornando a Rol, i suoi ospiti giurano sulla veridicità dei suoi poteri, visto che i fatti
avvenivano sotto i loro occhi increduli. Sicuramente, provenendo da
una famiglia benestante, non aveva bisogno di abbindolare la gente
per denaro, non chiedeva soldi durante i suoi riti, quindi non è
questa la traccia che dobbiamo seguire. C'è anche da far notare il fatto che alcuni dei suoi poteri non erano esercitabili "a
comando", ma solo sotto una particolare inspirazione, quasi uno
stato di trance che doveva avvenire naturalmente. Non siamo in grado
di dirvi quale delle due tracce – possesso di poteri paranormali o
illusionista – sia quella da seguire, però la figura di Gustavo
Rol si fonde profondamente con Torino, un uomo speciale
in una città magica.
Continuando la camminata incontriamo la chiesa di San Massimo,
primo vescovo di Augusta Taurinorum,Torino per l'appunto. Ha la caratteristica forma che ai miei occhi inesperti ricorda un tempio, mentre chi mastica d'arte non ha difficoltà a collocarla in stile neoclassico, con le 4 imponenti colonne poste fra la scalinata e l'ingresso che danno un senso di sacralità all'intera struttura. Qui nel 1943 l'allora parroco organizzò delle riunioni del Comitato di Liberazione Nazionale, aiutando anche alcuni Ebrei della città a sfuggire ai nazisti.
E dopo esser passati da questo bellissimo palazzo residenziale sorvegliato da 4 statue ci dirigiamo verso il monumento fatto erigere in onore di Garibaldi.
Ci mettiamo sul sagrato del tempio con le statue della fede, della religione, e quella di Vittorio Emanuele I che vegliano su di noi, questa infatti secondo le dicerie è ancora zona di magia bianca, volgendo il nostro sguardo verso il centro storico sentiamo già che l'atmosfera cambia, la parte della città che si dice appartenga alle forze oscure è a poche centinaia di metri da noi.
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BIBLIOGRAFIA e APPROFONDIMENTI:
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